La solitudine sul lavoro è un fenomeno in crescita, con oltre il 90% dei lavoratori che dichiara di sentirsi isolato almeno occasionalmente. Questa condizione influisce negativamente su produttività, motivazione e salute mentale. Studi autorevoli, come quelli della Harvard Business Review e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziano come l’isolamento sul posto di lavoro rappresenti un rischio reale per le aziende di tutto il mondo.
Perché la solitudine colpisce soprattutto i giovani
I più colpiti sono i giovani tra i 18 e i 25 anni, con circa il 30% che si sente isolato durante la giornata lavorativa. Questo avviene soprattutto a causa della mancanza di relazioni autentiche, di una gestione poco efficace del lavoro ibrido e della carenza di una cultura aziendale inclusiva. Questi fattori rischiano di allontanare una nuova generazione di talenti.
Conseguenze della solitudine per dipendenti e aziende
La solitudine non è solo una questione emotiva: riduce la motivazione, abbassa le performance e aumenta il rischio di turnover. Studi dell’Università di Tokyo mostrano come i lavoratori con orari intensi siano particolarmente vulnerabili, con impatti negativi anche sulla salute mentale.
Strategie per migliorare le relazioni in azienda
Per contrastare la solitudine, le aziende devono investire nella creazione di una cultura relazionale positiva. Alcune strategie efficaci includono:
-
Favorire momenti di socializzazione e confronto tra colleghi
-
Gestire con attenzione il lavoro ibrido, assicurando la qualità delle interazioni
-
Incentivare la partecipazione e l’inclusione, valorizzando la diversità
-
Promuovere leadership empatica e comunicazione trasparente.
Il ruolo di Erathrive nel favorire le connessioni
Erathrive riconosce l’importanza di queste dinamiche per favorire la connessione tra i membri del team, migliorare la comunicazione e promuovere un ambiente lavorativo inclusivo e collaborativo.